Poliuria e polidpsia sono i termini medici che indicano l’aumento innaturale ed eccessivo di emissioni di urina e/o della sensazione di sete che sollecita a bere molto, provocando un circuito dannoso all’equilibrio dell’organismo o evidenziando patologie in corso.

Ma quando è il caso di preoccuparsi se notiamo questo comportamento anomalo?
La sensazione di sete è regolata dal lavoro congiunto dell’ipofisi, una piccola ghiandola all’interno del cervello che controlla lo stato di idratazione, di pressione, di osmolaritá del sangue grazie a un ormone detto Vasopressina o ADH, e dell’ipotalamo, la struttura del sistema nervoso centrale situata nella zona centrale interna ai due emisferi cerebrali che monitora la concentrazione di minerali nell’organismo grazie a una proteina del genere Trpv1.
Per questo motivo quando si introducono troppi sali o zuccheri si ha necessità di bere di più.

Anche nei nostri animali il meccanismo è lo stesso e può provocare reazioni fisiologiche e patologiche.

Le reazioni fisiologiche, ovvero un normale aumento della sensazione di sete, sono date dall’ aumento della temperatura esterna sopratutto in estate, o la permanenza in luoghi eccessivamente riscaldati, dal cambio di alimentazione da industriale a casalinga o da alimenti umidi a secchi, o dopo un’attività fisica intesa. Altra causa può essere la razza stessa del nostro cane o l’età, normalmente i cuccioli bevono di più degli anziani.

Le conseguenze patologiche possono essere moltissime e di diversa natura.

Le più conosciute sono sicuramente il Diabete Mellito, che provoca l’aumento della Glicemia ematica, e il Diabete Insipido, molto meno frequente, che causa squilibri degli ormoni “della sete” ed è dovuto in in genere ad adenomi ipofisari (neoplasie).

Anche tutte le forme infiammatorie sistemiche come epatiti e gastriti provocano un aumento della sete come anche le patologie dissenteriche a causa della perdita di liquidi con le feci, o per vomito come nel caso del Morbo di Cushing, o per aumento dei glucocorticoidi endogeni (ormoni).
Ulteriori cause possono essere l’ipertiroidismo e il morbo di Addison e alcune forme tumorali che provocano squilibri elettrolitici per mobilitazione del calcio, le infezioni gravi come la Piometra, l’utilizzo di molti farmaci, tipicamente i cortisonici.

Nel gatto la causa più comune è l’insufficienza renale, dovuta all’aumento dell’urea riversata nel circolo sanguigno a causa del malfunzionamento dei glomeruli renali, la fitta rete di capillari deputata al filtraggio del sangue.

L’aumento della sete, quindi è un sintomo che può presentarsi in molti casi, ma non è determinante per diagnosticare una malattia.
Prima di allarmarsi e segnalarlo al veterinario curante, si possono fare alcune valutazioni.

1) Controllate da quanto tempo si è notato un aumento anomalo della sete.
Se l’animale si limita a bere l’acqua della sua ciotola o se chiede anche acqua corrente dai rubinetti, o da qualunque deposito, dall’ acqua stagnante dei sottovasi, ad esempio.
Se è da tempo in fase disidratativa a causa di feci troppo morbide o diarroiche.
Se ha la febbre ed è abbattuto.
Se si alimenta regolarmente o se ha frequenti crisi di vomito.
Se, nonostante abbia terminato da tempo il periodo del calore sono comunque presenti perdite vulvari.

2) Fate poi attenzione a come urina.
Se il cane non riesce a trattenerla più come prima e la fa in casa.
Se il gatto sporca molto la lettiera.

In questi casi è importantissimo quantificare il consumo di acqua, dosando quella assunta nelle 24 ore. Non è consentito quindi abbeverarsi a piacere dai rubinetti ma bisogna mettere a disposizione più ciotole per controllare l’effettivo consumo.
Se l’animale convive con altri, in questo periodo di osservazione è indispensabile che abbia un accesso esclusivo alle ciotole dell’acqua, sistemandolo eventualmente in una stanza isolata.
Bisogna poi valutare anche quanta urina produce, se la quantità è congrua rispetto all’acqua assunta o se è inferiore.

Altrettanto importante è raccogliere un po’ di urina per fare accertamenti di laboratorio come verificare il peso specifico, la presenza di sangue occulto o di proteine.
In conclusione non sottovalutate l’aumento eccessivo dello stimolo a urinare o a bere, Poliuria e Polidipsia possono essere campanelli di allarme molto importanti.