Ogni patologia causa delle modificazioni nella normale fisiologia, tanto da venire riscontrate con esami ematici, urinari, strumentali specifici.

Oggi ci occupiamo di due valori ematici in particolare, la creatinina e l’urea; in genere ne consiglio sempre la visione ai proprietari dei miei piccoli pazienti in quanto sono valori rivelatori di molti fattori importanti. Tali valori sono sempre accoppiati e indicano, se aumentati entrambi, una insufficienza renale.

La creatinina è la trasformazione di una proteina (la creatina, appunto) che si trova nei muscoli scheletrici e serve per la loro normale contrattilità. Viene eliminata dal lavoro di filtro dei reni.

Ogni specie ha valori stabiliti, se li superassero potrebbero essere segnali inequivocabili di:

  1. intenso sforzo muscolare
  2. uso di integratori o abbondante assunzione di carni o farmaci.
  3. insufficienza renale.

Il terzo punto è correlato anche da sintomi caratteristici come sete intensa, vomito, ulcerazioni, sonnolenza, alito uremico ecc.

L’aumento di questo valore è dovuto proprio a grave sofferenza renale dovuto alla insufficiente capacità dei glomeruli renali, piccole ma fondamentali strutture all’interno del rene di filtrare adeguatamente il sangue che proviene dall’organismo, causando un lento ma inesorabile auto-avvelenamento che in casi gravi porta alla morte del soggetto colpito.

L’altro valore è quello dell’urea, prodotto di “scarto” nei processo di trasformazione del metabolismo delle proteine. Anche in questo caso, se è presente un danno nella funzionalità dell’organo, troveremo livelli elevati di urea nel sangue.

Per poter diagnosticare insufficienza renale entrambi i valori devono superare il valore soglia.

Purtroppo gli organismi sono diversi uno dall’altro tanto che a volte valori alti non corrispondono a sintomatologia evidente e questo può causare una perdita di tempo nella diagnosi tempestiva.
Per questo motivo, soprattutto nei gatti, soggetti particolarmente predisposti alla patologia dovuta alla loro alimentazione proteica, anche in età adulta e non necessariamente anziana, si consiglia già a 7/8 anni di eseguire dei controlli ematici di creatinina e urea. Si potrà prevenire una patologia grave e inesorabile, anche se il soggetto è in buone condizioni.

Un semplice esame del sangue servirà a capire molte cose. Si dovrà lasciare il gatto a digiuno da almeno otto ore per avere un responso; il veterinario in base anche alle condizioni generali del soggetto e valutando la causa della patologia differenziandola da pre-renale, renale o post-renale, stabilirà l’eventuale trattamento stabilendo le adeguate strategie per evitarne l’insorgenza, contrastarne il decorso, o posticipare il più possibile l’aggravamento di insufficienza renale.