“I cani sono come le patatine, uno tira l’altro” c’è scritto su una maglietta che ho nell’armadio e nel mio caso è proprio così!
Non contenti di avere già tre sfumature di labrador: miele, cioccolato e nero – oltre a Chanel, la nostra mitica bassotta – un pomeriggio di ottobre arriva anche “palla di pelo”.

Tre mesi e poco più di labrador adulto portato in braccio da mio marito. Il suo nome all’anagrafe è Max (mai nome fu più azzeccato) ed è un pastore del Caucaso.
Una volta in casa è li di fronte a noi, ci guarda con estrema diffidenza poi, senza mai abbassare lo sguardo, comincia a camminare all’indietro e si nasconde dietro un vaso. O meglio, pensa di essere nascosto dietro un vaso che in realtà è più piccolo di lui!

Che strano, mi dico, tutti i cuccioli fanno un sacco di feste, sono coccoloni, riempiono di baci…come mai questo cane reagisce così? Abituata ai labrador, eterni Peter Pan che sprizzano gioia da tutti i pori, non mi capacitavo della sua diffidenza.

Per tre giorni non si sposta dal “nascondiglio” dietro il vaso; non entra nella cuccia e neanche nella cesta, ma soprattutto non mangia niente, altra cosa mai vista con quei tritatutto di Lola, Luna e Orso! Sta male, penso a questo punto, non vedo altre spiegazioni. Chiamo l’allevatore e gli spiego che il cane non si avvicina, non mangia, non dorme nella cesta, non interagisce con nessuno e lui mi risponde con un secco: è tutto normale! Vi sta studiando perché non vi conosce e non si fida di voi.

Mumble mumble…come posso risolvere questo problema? Penso tra me e me… Provo a conquistare la sua fiducia portandogli qualcosa di molto goloso, scelgo il latte di capra perché è ancora cucciolo e nessun cucciolo sa resistere al latte, poi mi siedo accanto a lui e aspetto. Fermo. Mi guarda ma non beve. Io lo guardo ma non lo forzo. Mentre siamo li fermi che ci osserviamo, vedo Chanel arrivare in un’esplosione di energia e, con tutta la simpatia di cui è capace, fiondarsi nella ciotola di latte! Max spalanca gli occhi e la guarda. Immagino che stia pensando: Beh! Se lo beve lei di sicuro non è avvelenato! Sposta Chanel con una testata e finalmente beve tutto il latte!

Intuisco però che ancora non si fida. In fondo lui si trova in un posto nuovo senza la sua mamma e le sue sorelline. Ricordo all’improvviso che esiste un infallibile piano B suggeritomi a suo tempo dalla veterinaria e che si è già rivelato risolutivo in casi simili: i fiori di Bach! Come ho fatto a non pensarci prima? Li uso anch’io per qualsiasi situazione di ansia, di cambiamento e di forte stress.

E infatti il primo effetto delle gocce si vede subito. Max si rilassa e finalmente si decide ad entrare nella cesta dove subito si addormenta. Credo che abbia dormito almeno mezza giornata ma è normale per un cucciolo e in più era veramente stanco. Il giorno dopo si nasconde nuovamente dietro il vaso ma appena arrivo con la ciotola e con la mia preziosa “alleata” Chanel si fa timidamente avanti e mangia quasi tutto. Vittoria! Ogni giorno una piccola conquista!

Ho continuato a dargli le gocce Rescue Remedy per una settimana due volte al giorno: lo aiutavano a rilassarsi e questo gli ha permesso di essere più tranquillo.
Noi gli abbiamo dato il tempo di ambientarsi e di conoscerci e dopo dieci giorni è sembrava un altro cane! O meglio, è diventato Max! Il Conte Max, per le bimbe. E’ molto buffo e cicciottello, corre in modo goffo, tutto sbilanciato a destra e finisce sempre per inciampare e rotolare a terra. Le sue zampe sono enormi ed è così peloso e “sofficioso” che sembra una nuvola. Un nuvolotto.

Max è letteralmente innamorato di Chanel, la femmina Alpha di casa Bama: la segue ovunque e insieme sono protagonisti di siparietti molto buffi.
Capita spesso che quando la insegue e lei si ferma, lui non fa in tempo a frenare e la scavalca, o meglio, è Chanel che rimane sotto di lui data la sua grande stazza, e non la vede più! Con lo sguardo perso cerca a destra e sinistra mentre basterebbe abbassare lo sguardo per ritrovarla, proprio li, tra le sue zampe! Sono veramente troppo buffi!

Ogni cucciolo ha il suo carattere e i suoi tempi, bisogna essere pazienti e rispettarli perché è veramente sempre e solo una questione di tempo e di fiducia. E quando la situazione si fa dura, consiglio a tutti i fiori di Bach!

> Leggi anche l’articolo sul primo bagnetto di Max!