Ci avete mai pensato? Anche i nostri amici animali possano avere le lentiggini!

Ebbene sì. Le lentiggini possono comparire su molte specie animali, come ad esempio i gatti dal mantello rosso. Esse non compaiono sulle guance (come per noi esseri umani) ma in tutte le zone prive di pelo, precisamente a livello delle giunzioni muco-cutanee. Avete mai notato dei puntini sul nasino, sulle labbra, il palato (e anche le palpebre e l’iride) del vostro pet? Si tratta proprio di lentiggini.

Vi chiederete se le lentiggini degli animali sono simili alle nostre. Si tratta di piccole macchioline puntiformi colore bruno, marrone o nero, delle dimensioni di 1-10 mm di diametro.

Ma da dove hanno origine le lentiggini? Sono causate da ipermelanosi genetica dovuta all’aumento dei melanociti, cellule che permettono a noi esseri umani di abbronzarci (o scottarci) quando siamo esposti al sole. Il colore “ambrato” che si ottiene con l’abbronzatura varia ovviamente dal tipo di pelle di ognuno.

Alle lentiggini dei nostri pet accade la stessa cosa! In questo caso si parla di Lentigo Simplex ed è un fenomeno assolutamente benigno, soprattutto se legato al colore “rosso” del mantello.

Esistono altre manifestazioni delle lentiggini sui nostri amici gatti, tutte legate ad anomalie genetiche di pigmentazione. Ecco qui un breve elenco:

  • Assenza dei melanociti in alcune porzioni di tessuto, di solito a causa di difetti genetici; sono associate alla degenerazione dell’orecchio interno, e questo spiega anche la sordità nei gatti di colore bianco e occhi azzurri (Sindrome di Waardenburg).
  • Vitiligine: è una malattia cronica, probabilmente di causa auto-immune, che si presenta con evidenti aree depigmentate tra la cute e le mucose. Colpisce le labbra, il naso o le palpebre. Le aree chiare che si formano sulla cute non sono infiammate o dolenti ma sono solo visivamente più chiare e tendono ad estendersi in modo incostante (anche a “macchia di leopardo”).
    La vitiligine può comparire anche sui gatti, quindi se notate delle progressive aree bianche o molto chiare (ad esempio sul “nasino”) controllate anche i cuscinetti plantari delle zampine. Succede che le macchie compaiano anche su quelle zone. La patologia non è grave, ma ad oggi non esiste un trattamento specifico per il gatto. La razza felina più colpita da vitiligine è il Siamese.
  • Albinismo: è causato da mutazioni genetiche che rendono completamente bianco non solo il mantello ma anche la cute, l’iride e l’epitelio retinico. Può causare gravi problemi alla vista.
  • Sindrome di Chédiak-Higashi: è una malattia genetica assai rara che causa grande suscettibilità alle infezioni batteriche. Essa crea una gravissima compromissione di più linee cellulari: non colpisce solo i melanociti presenti nella cute con ipopigmentazione, il mantello dell’animale e l’iride, ma anche altre linee cellulari tra cui i leucociti (cellule del sistema immunitario) che compromettono gravemente l’immunodeficienza, causano disturbi dell’emostasi con emorragie. Tutte queste complicazioni possono causare anche la morte. Tra tutte le specie di gatti, la razza più colpita sembra essere il Persiano.