Nella nostra professione di medici veterinari ci troviamo ad affrontare di tutto. A volte, durante una visita, capita che il proprietario di un nostro paziente ci dica di aver somministrato di sua iniziativa alcuni farmaci presenti in casa o consigliati da amici. Ciò è sbagliatissimo! Tali somministrazioni arbitrarie di farmaci (soprattutto creati per l’umano) possono provocare gravi danni per motivi differenti.

Alcuni farmaci non sono assolutamente tollerati da alcune specie o razze, esempio classico è l’uso dell’Acido Acetilsalicilico nel gatto. La molecola è pericolosa sia nella sua forma classica (la famosa Aspirina), sia in associazione con altre, per esempio in molti prodotti contro l’influenza.

Il gatto non riesce a eliminarlo dal corpo a causa della mancanza di una proteina presente nel fegato, la UGT 1A6. Se assunta ci sarà un pericoloso accumulo che può, in caso di dose eccessiva, provocare anche la morte.

Parlando sempre di farmaci per l’uomo somministrati ai gatti, alcuni sedativi appartenenti al gruppo delle “benzodiazepine” possono avere un effetto contrario alla sua azione, ovvero trasformarsi in pericolosi eccitanti neurologici.

Anche la maggior parte dei FANS (i più comuni antinfiammatori) non possono essere somministrati per gli effetti collaterali riscontrati. Le ulcere gastriche possono provocare emorragie così gravi da provocare anche la morte.

Anche il comunissimo Paracetamolo, presente in tutte le case per abbassare la febbre, può causare Anemia emolitica grave e a volte mortale nel cane.

Ci sono anche dei farmaci che sono stati pensati proprio per una specie animale e non per altre. Anche un prodotto innocuo per alcuni soggetti potrebbe essere pericoloso per altri, ad esempio gli antiparassitari:

  • il Piretro, comune sostanza usata come repellente nei collari antiparassitari per cani, è altamente pericoloso per il gatto!
  • Questa sostanza potrebbe avere effetti collaterali solo in alcune razze canine, ad esempio l’ivermectina, una molecola usata comunemente in alcuni antiparassitari che NON deve essere usata nel Pastore Scozzese comunemente conosciuto come Collie. La sua assunzione provoca ipersalivazione, atassia, cecità, insufficienza respiratoria e, nelle complicazioni più gravi, può causare la morte.

ATTENZIONE! ATTENZIONE! ATTENZIONE
Fate molta attenzione quando si parla di patologie dei vostri pet, consultate sempre il vostro veterinario di fiducia; certe volte mi capita anche di dover intervenire perché “dato che la compressa è “piccola” ne ho somministrate 2”. Non fate mai valutazioni di questo genere! Contattate sempre un Medico Veterinario sia per il prodotto da usare, sia per le dosi e anche per l’età del paziente.
Gli animali non sono “piccoli uomini” e gli effetti collaterali potrebbero essere pericolosi e irreversibili.