Chi di voi non ha mai sentito “russare” il proprio cane? Sicuramente tutti i proprietari di cani appartenenti a razze Brachicefale, ossia quelle con il muso ridotto e schiacciato: sto parlando di razze quali il Carlino, Bull Dog Inglese, Bull Dog Francese (Bouledogue français), King Charles Spaniel, Boxer.

La Sindrome è dovuta alle caratteristiche anatomiche e, successivamente, funzionali di quei soggetti che per selezione NON naturale, ha portato all’esagerazione di alcune caratteristiche genetiche. Infatti in queste razze di cani lo sviluppo armonico della esclusiva parte ossea si interrompe molto prima di quella dei tessuti molli in essa contenuti.

Ecco quindi la caratteristica conformazione della canna nasale, completamente inesistente, la presenza di abbondanti pieghe cutanee facciali, narici piccole e incassate, fino alla presenza di sole piccole fessure.

Gli occhi spesso presentano ectropion, la mandibola è prognata con difetti masticatori e di conseguenza digestivi. Tutto questo all’esterno ma internamente i problemi diventano anche molto più gravi.

Una struttura facciale così piccola non riesce a contenere strutture destinate a spazi più ampi e lunghi, ecco perché si avrà un palato molle esagerato che ostruirà il passaggio di aria ogni volta che il nostro amico dovrà respirare. Pensate a come si saranno sentiti durante questi mesi di caldo intenso! Respirare, per queste razze di cani, diventerà quasi impossibile (fino a causare episodi frequenti di sincope).

Di conseguenza, il “russare” non è forse un simpatico atteggiamento di alcune razze ma un grave segnale di allarme che bisogna osservare: significa che il nostro cane non incamera aria a sufficienza perché ha uno o più ostacoli al passaggio.

Questa grave difficoltà provoca a cascata un ulteriore aggravamento delle condizioni respiratorie e di conseguenza cardiache. I muscoli respiratori e costali sono costretti a fare uno sforzo eccessivo che può causare alterazione pressoria polmonare con successivo probabile collasso laringeo, alterazioni tracheale e bronchiale e indebolimento delle cartilagini artinoidi.

Dopo un’accurata visita medica che confermerà la diagnosi di BAOS, l’unica terapia sarà chirurgica, a volte “limitata” alla correzione dell’apertura nasale (questa tecnica è chiamata “alapessi”).
Spesso bisognerà procedere ad interventi complessi, lunghi e molto dolorosi, fino all’accorciamento del palato molle (Stafiloplastica) e correzione del collasso tracheale.
Questi interventi verranno praticati in giovane età per garantire una qualità di vita adeguata.

Il consiglio che vi posso dare è questo: occorre essere consapevoli che questi cuccioli di allevamento potranno avere una vita non facilissima per queste condizioni. Quindi, fate le vostre valutazioni adeguatamente quando decidete di prenderne uno.