All’età di 7 anni, Celeste, a causa di una operazione non riuscita ma che si è conclusa bene, ha portato con se qualche strascico e un po’ di insicurezza e sonnambulismo. Dopo circa un anno il medico si era convinto che solo una cosa avrebbe potuto aiutare Celeste: un amore incondizionato, solo per lei, che l’aiutasse a “superare” la notte.

Pensa ad un cucciolo, tutto suo che dorma anche con lei.
Noi pensiamo a un gattino, ma la dottoressa ci ha dice subito che il gatto per natura è un animale indipendente con un proprio carattere ed una propria indole, Celeste ha bisogno di un piccolo cane.

UN PICCOLO CANE????? Ma noi abbiamo già tre labrador e poi per me i cani sono SOLO grandi, un cane piccolo io proprio non lo concepisco… non riesco nemmeno a immaginare di avere “talpon cane” per casa, ma per il bene di Celeste avrei preso un esercito di “talpon cani”.

Cominciamo a documentarci su internet per valutare le razze, i vari caratteri ecc.. ma niente riesce a catturare la nostra attenzione.
Allora andiamo a visitare due canili ma i cani di piccola taglia trovano subito una famiglia specialmente se cuccioli.

La soluzione però è più vicina e semplice di quanto pensi, direi, proprio che ce l’ho sotto il naso!
Nello stabile dove lavoro c’è infatti un bellissimo negozio di animali,
Il giardino dei tesori, come ho fatto a non pensarci prima?

Oltre agli accessori e al cibo ci sono anche animali vivi: pesci, rettili, uccelli, roditori e… cuccioli di piccola taglia!
Beh, vado a dare un’occhiata ai cuccioli e tra tutti noto una piccola bassottina dagli occhi dolci. Quando mi avvicino si mette a pancia in su perché vorrebbe un po’ di grattini e, in questo preciso momento, scatta l’imprinting!

Tutti i giorni, per quasi due settimane vado a trovarla.
Un sabato porto anche Celeste per vedere come reagisce. Non serve dire che le brillano gli occhi.
Il sabato successivo d’accordo con il negoziante togliamo la bassottina dalla gabbia, la laviamo, le mettiamo un bel nastro rosso e la nascondiamo dietro uno scaffale di mangime.
Nel pomeriggio, come di consueto, andiamo in negozio. Celeste corre a controllare i cuccioli con suo cugino Lorenzo, ma torna subito indietro sconsolata: non c’è più, mi sa che ha trovato qualcuno che se l’è presa con se’…
Nonostante i nostri precisi accordi, il proprietario del negozio non ce la fa proprio più reggere la parte.
Dietro uno scaffale di mangime appare trionfante la moglie con la bassotta e il suo gran fiocco rosso, sembrava quasi un uovo di Pasqua.
Ricordo ancora l’espressione di Celeste che comincia a piangere come una matta e ripete all’infinito: non ci posso credere, non ci posso credere…
Chanel è sua!

Chanel è stata la soluzione a tutti i problemi di Celeste che ha smesso di aver incubi e di vagare per la casa. Dormono insieme, vivono in simbiosi da 3 anni e non possono fare a meno l’una dell’altra. Chanel ha salvato Celeste e io ho rivalutato i cani di piccola taglia. E’ un concentrato di allegria, simpatia e infinita dolcezza e tutti l’adorano!!!

Su questa piccola bassotta, “Cotechina” per gli amici, ho tante storie da raccontare… Alla prossima!