La volta scorsa ti ho parlato di cosa fare quando devi introdurre un nuovo gatto in presenza di uno o più mici, ora vediamo come fare tra cane e cane.

Essendo un animale sociale che vive in branco, a differenza dei felini, il cane ama la compagnia dei propri simili per cui un nuovo arrivato dovrebbe essere sempre ben accetto.

Perché ho scritto “dovrebbe”?

Perché ogni cane è a sé: un soggetto anziano con patologie articolari per esempio non gradirà molto la presenza di un cucciolo invadente e giocherellone; un maschio o una femmina molto dominante non accetteranno un compagno che non sia sottomesso; un cane estremamente possessivo nei confronti del proprietario lo vedrà come un concorrente per l’affetto che fino a quel punto ha goduto da solo…

 

La compatibilità caratteriale

Occorre valutare sempre prima gli eventuali problemi e quali sono le razze più socievoli, per non trovarsi in difficoltà successivamente. È sempre meglio cercare di associare razze simili per indole e caratteristiche: per esempio un cane da pastore come il Border Collie, abituato a seguire ordini, poco si adatterà con un Akita Inu, razza molto indipendente e con poca pazienza. Per lo stesso motivo un Labrador calmo e pacato potrebbe essere indispettito da un Terrier iper-agitato e dall’abbaio facile….

Chiaramente, in caso di meticci, non si possono fare analisi preventive tanto accurate, ma l’inclinazione del proprio cane è chiara a ogni padrone: se va d’accordo con tutti, se invece è conflittuale con quelli dello stesso sesso, se è un cane da divano o un cane che vigila sul proprio territorio ecc.

Alle volte anche accoppiate improbabili, come cani da caccia e molossoidi, danno comunque ottimi risultati. Non resta che osservare con attenzione il primo incontro tra i due soggetti.

 

Il primo incontro

L’avvicinamento iniziale deve sempre avvenire in un terreno neutrale, non a casa, in cui il residente considererebbe il luogo come una proprietà da difendere.

Scegli un parco o comunque un luogo all’aperto.

Se il nuovo arrivato è un cucciolo, sarà avvantaggiato dalle proprie caratteristiche fisiche. Infatti gli occhioni grandi e la testolina più rotonda, gli atteggiamenti non spavaldi, i movimenti dinoccolati, sono tutti elementi che dovrebbero scongiurare lo scontro.

Anzi in teoria dovrebbero risvegliare la curiosità e il senso protettivo proprio del branco.

Tra animali della stessa età o con un nuovo elemento più “maturo”, diciamo, è bene monitorare attentamente l’incontro. Cerca di NON intervenire, i cani hanno degli atteggiamenti rituali per cui capiscono immediatamente chi sia il capobranco a cui va portato rispetto e chi il sottomesso.

Stabiliranno loro la gerarchia, l’importante è che gli umani non si mettano in mezzo a rompere gli equilibri. Per aiutarli nella convivenza si potranno usare collari o diffusori di ferormoni (mi raccomando: quelli per i cani sono differenti da quelli per i gatti).

Un primo incontro non idilliaco non significa molto e si può sempre trasformare in amore assoluto: mettici sempre la giusta dose di pazienza.

Se la tua decisione è frutto di una scelta ponderata, fatti consigliare dal tuo Medico Veterinario su come gestire la situazione. Se invece fosse emotiva, come nel caso di un cagnolino trovato o recuperato in un canile, i consigli che ti ho appena dato sono già una buona partenza.

 

Cane e gatto: la convivenza è possibile?

Ma se invece di cane/cane o gatto/gatto mettessi assieme proprio cane e gatto?

Beh anche qui la convivenza non è impossibile, pur ricordando che lo stesso segnale può avere significati molto differenti nelle due specie (ricordo per esempio che lo scodinzolio per il cane è segno di felicità mentre nel gatto è indice di nervosismo).

Altri segnali da tenere in considerazione:

  • la coda portata in mezzo alle gambe è per entrambe le specie un segnale di paura,
  • le orecchie abbassate indietro, attaccate alla testa, sono sempre indice di terrore e solitamente preludono un probabile attacco,
  • mostrare i denti nel cane e soffiare nel gatto indicano che sono pronti a mordere.

Anche qui molta pazienza, il gatto potrà raggiungere postazioni in altezza evitando lo scontro e osservando il cane e i suoi comportamenti. Non allarmarti inutilmente, mantieni il sangue freddo e cerca di trasmetterlo agli animali, un umano impanicato nel bel mezzo di un’azione diplomatica tanto difficile, non giova alla situazione e gli animali lo sentono molto.

 

“E per le ciotole come faccio?”

Un’attenzione speciale va riservata alle risorse, quelle che in natura determinano chi ha chances di restare in vita e chi no: acqua e cibo, beni essenziali di cui, indipendentemente da razza e specie, gli animali sono molto gelosi.

Almeno all’inizio posiziona le ciotole in aree differenti della casa. Foodstand è la soluzione ideale per entrambi: la pappa di Fido lontana da quella di Micio, anzi addirittura appesa al muro (e senza rischio di megaesofago, di cui ti parliamo QUI).

Se preferisci soluzioni a terra per il cane, prova a sollevare le ciotole del gatto, magari su un mobile, perché possa mangiare senza essere disturbato.

 

Se il nuovo arrivato non è cane né gatto

E se parlassimo di un coniglio? Salvo non si parli di razze da caccia, non ci dovrebbe essere quasi nessun problema con il cane. Con il gatto l’inserimento potrebbero essere più difficoltoso: il felino lo vedrà inevitabilmente come preda, in questo caso però puoi aiutarti con le gabbie, almeno nella fase di approccio. Così per uccelli, scoiattoli, topolini, cavie, ratti….

Come vedi non esistono le famose antipatie storiche come le conosciamo noi dalle fiabe: il cane sta con il gatto, che a sua volta può convivere con il topolino… tutta questione di pazienza!