Quando portiamo a casa un nuovo cucciolo, preso in allevamento o negozio, dovrebbe essere sempre accompagnato da un libretto sanitario col suo nome e le sue caratteristiche (razza, sesso…).

Accertatevi che sia stato sottoposto ad una prima vaccinazione intorno ai due mesi di vita: all’interno del libretto deve comparire un adesivo nel quale è evidenziato il tipo di vaccino fatto, la serie e la ditta produttrice, e ovviamente anche il timbro e la firma del Medico Veterinario.

Prima della vaccinazione il soggetto deve essere sottoposto a visita accurata: il veterinario deve essersi accertato delle buone condizioni di salute (esente da febbre o qualunque patologia in atto, infestazioni parassitarie che potrebbero invalidare o attenuare l’efficacia del vaccino). Tra la prima e la seconda o terza vaccinazione devono trascorrere almeno tre settimane e non più di quattro.

Nel frattempo il cucciolo potrà uscire all’aperto MA SOLO in braccio o nei luoghi dove non ci siano pericoli infettivi: quindi niente aree giochi dedicate ai cani, pensioni, luoghi dove possano trovarsi cani non vaccinati. Potranno sembrarvi avvertenze scontate ma non lo sono! Si tratta di elementari precauzioni fondamentali per evitare al vostro cucciolo malattie mortali, come la parvovirosi o il cimurro. Queste gravissime patologie virali sono sempre presenti e ci sono anche nuovi ceppi, più aggressivi e non completamente arginabili dalle vaccinazioni in uso.

Mi è capitato di incontrare cagnolini in età pediatrica che vengono portati per strada, nelle aree cani, nei prati. I padroni mi hanno anche riferito di aver avuto il “consenso” dei loro medici veterinari, i quali tranquillizzano i proprietari dicendo che in tre giorni il sistema immunitario avrà completato il suo lavoro di “difesa”. Di conseguenza il cucciolo può essere al sicuro. Niente di più sbagliato! Il sistema immunitario ha bisogno di tempo per la formazione di anticorpi contro quelle malattie infettive per le quali occorre vaccinare.

Non sempre il ciclo vaccinale è uguale per tutti; dipende dalle circostanze, dalle abitudini, dal luogo di provenienza e dal pericolo di un contagio pregresso. Pensate solo al traffico di cuccioli allevati in batteria senza nessuna regola sanitaria e stipati in luoghi non idonei. La velocità di propagazione delle patologie virali, batteriche, parassitarie è rapidissima!

Quindi fate molta attenzione, abbiate pazienza e tenete i cuccioli in casa. All’occorrenza, magari nelle giornate di sole (fondamentale per lo sviluppo osseo) portateli fuori, ma con le dovute precauzioni. Se aveste dubbi consultate più di un medico veterinario. Perdere un cucciolo per parvovirosi o cimurro solo per negligenza provocherà ancora più dolore.