Tanto tempo fa, gli animali domestici non mangiavano mica i moderni cibi per pet, ma mangiavano gli avanzi dei nostri pranzi e cene. Oppure c’era la dieta “casalinga” perché formulata in genere con carni e cereali e verdure preparati al momento.

Col tempo invece le cose sono cambiate. Noi Veterinari e, di conseguenza, tutti i proprietari, abbiamo iniziato a proporre diete “diverse” (cosiddette “industriali” in quanto promosse da grosse aziende multinazionali ma ormai anche da piccole realtà alimentari. Tali aziende producono da tempo alimenti confezionati: crocchette (secche) e piccoli pezzettini “in umido”, paté, bocconcini per soddisfare ogni fascia d’età e razza di cani e gatti. Anche per esemplari con patologie mediche particolari, in commercio esistono cibi apposta per loro.

Pochi anni fa si è iniziato a parlare della “dieta B.A.R.F.” (acronimo di “Biologically Appropriate Raw Food”). Questo regime alimentare è stato ideato dal veterinario australiano Lian Billinghust. A partire dal 1993, si è diffusa velocemente grazie a internet e successivamente con il passaparola sui social. Tale dieta poggia su questo assunto: si deve ritornare ad un’alimentazione più attinente alle esigenze metaboliche dei nostri Pet, che dovrebbero mangiare cibi sani e naturali in quanto, se vivessero ancora liberi, non si alimenterebbero di certo con prodotti confezionati. In sostanza si tratterebbe di fornire SOLO alimenti crudi, muscoli , comprese parti di ossa, interiora, o pesci, con l’aggiunta di frutta e verdura, latticini, olio, aceto di sidro, alghe, lieviti, e integratori alimentari.

Sono esclusi completamente i farinacei e i prodotti trasformati.

Questo regime alimentare presenta dei vantaggi e degli svantaggi sia per l’animale domestico in questione che per il proprietario, il quale non solo dovrà procurarsi tutti gli alimenti necessari ma dovrà preparare la razione.

In commercio si trovano anche prodotti pronti, surgelati, freschi e secchi che rispettano questo regime. Chi volesse aderire a questa dieta dovrà necessariamente avere il parere del proprio Veterinario curante.

Non tutti i soggetti potranno infatti avere una alimentazione così strutturata. Ad esempio, nei soggetti più anziani o predisposti ad insufficienze renali, il quantitativo proteico della dieta B.A.R.F. risulta elevatissimo. Di conseguenza la patologia potrebbe aggravarsi. Oppure, data la presenza di alte quantità di olii, potrebbero verificarsi problemi metabolici e pancreatici.

Tuttavia, gli aspetti positivi sono molteplici. Utilizzando la dieta B.A.R.F.  sicuramente si eviterebbero conservanti, addensanti e coloranti, molto spesso responsabili di forme allergiche, ci sarebbe maggiore appetibilità, migliore funzionalità gastroenterica e digeribilità.

Per tutti coloro che sono interessati a capirne di più su questa dieta per il proprio animale domestico, consiglio di parlarne con il Medico Veterinario, non fate di testa vostra! Seguite i consigli di un nutrizionista il quale vi farà considerare anche tutte le varie fasi della vita del proprio Pet; ad esempio, può essere che il soggetto sia talmente è talmente condizionato dal solito e familiare “profumo” della sua scatoletta che non vorrà assolutamente addentare un pezzo di fegato sanguinante.

Come sempre, anche in campo alimentare, bisognerebbe usare il buon senso.