Finalmente è marzo!
I prati sono in fiore, non piove da 10 giorni e il sole splende. Presa dall’euforia chiamo la toilette per cani e fisso il primo bagno per il “piccolo” Max, che pesa 50 kg ed ha quasi 8 mesi.
Il venerdì sera faccio cambio macchina con il mio babbo per caricare più “agilmente e comodamente” Max e fargli prendere confidenza con il mezzo. Sabato mattina siamo tutti pronti per affrontare questa avventura!

Step 1: Muniti di rotelline di wurstel,decidiamo di preparare un sentiero “alla Pollicino” che, dalla cesta di Max, arrivi dritto dritto di fronte al portellone aperto del Vito…Primo tentativo fallito: mentre i bimbi preparano la stradina, Chanel zitta zitta li segue mangiando tutti i bocconcini! Ricominciamo aggiornando il piano…

Step 1, parte seconda: Prendere Chanel e metterla nel portabagagli del Vito per evitare che mangi nuovamente l’esca e, al contempo, per rassicurare Max con la sua presenza una volta arrivato davanti allo sportello della macchina.

Step 2: Preparare un nuovo sentierino di rotelle di wurstel e farsi seguire da Max…il piano funziona! Tutto ok fino all’ingresso del portellone, poi Max pensa bene di fare dietrofront e di andarsene. E noi ripartiamo con altri wurstel ma… niente da fare.

Si passa al piano B: lo prendiamo in braccio, in quattro, una roba da film comico, e con non poca fatica riusciamo a caricarlo nella bauliera…ma il peggio deve ancora venire!

Durante il viaggio Max rimane decisamente tranquillo finché, improvvisamente, forse per lo stress, forse perché ci ha ripensato o per un qualche motivo che resterà sconosciuto per noi umani, pensa bene di punirci con un’arma micidiale…una puzzetta! L’aria nel vano dell’auto diventa subito irrespirabile. I bimbi cominciano a urlare e ridere contemporaneamente e io, distratta dai loro commenti/urla/risate prendo male una curva e…vai! Cerchione della macchina del mio babbo distrutto.

NO NO NOOOOOOOO non può essere capitato a me! (inutile sottolineare che mio babbo adora la sua macchina e la presta mal volentieri). A fatica arriviamo nel piazzale della toilette e finalmente posso telefonare al Rita S.O.S. (mia sorella, santa subito…) per chiederle di portare a riparare il cerchione prima che il mio babbo se ne accorga e mi diseredi!

Nel frattempo – non lo fa da dieci giorni – comincia a piovere. NO NO NOOOOOOOOOOOO non è possibile, non piove da 15 giorni perché proprio oggi, cosa gli costava un giorno in più?!
Apro il portellone dell’auto e, sotto l’acqua, provo a far scendere Max ma niente, sono costretta a farlo scendere a spinta e a trascinarlo a pelle di leopardo fino all’ingresso della toilette dove ovviamente allarga le zampe e, con la sicumera canina che gli consentono i suoi 50 kg, si blocca davanti alla porta. Aiuto! Due baldi e forzuti giovani corrono in mio aiuto e in tre finalmente riusciamo ad alzarlo e a portarlo nella stanza della toeletta.

Qui viene in nostro aiuto la fedele “alleata” Chanel e, sperando di tranquillizzarlo, decidiamo di far lavare prima lei così da mostrare a Max che non sarebbe successo niente di pericoloso in quella stanza.

Chanel difatti, consapevole della mission e del fatto che contavamo su di lei, è pronta in 20 minuti: lucida e profumata al borotalco! Adesso però tocca al Conte! In tre lo alziamo e lo mettiamo nella vasca. Io resto con lui per tutto il tempo, non si sa mai, e per rassicurarlo gli lavo personalmente il collo e la testa, poi passiamo al phon. Pelo che vola ovunque e noi tutti avvolti nella nuvola di pelo!

Due ore dopo, finalmente, pure Max è pulito e profumato (lui… noi siamo sudati e pelosi e avremmo bisogno di una doccia!). Usciamo dalla stanza, lo facciamo bere e sgranchirsi le gambe e poi in tre (sempre i soliti…stremati) lo lo carichiamo nuovamente sul Vito che, nel frattempo, è stato riparato (per fortuna! Non sarò diseredata grazie alla mia Santa sorella Rita!) e ripartiamo verso casa, mentre sta diluviando come se non ci fosse un domani!

Quando arriviamo fortunatamente il tempo si è rimesso, Max scende di macchina a correndo e, con la coda tra le gambe, va a nascondersi dentro un cespuglio. Non capisco. Provo a farlo uscire di lì ma tutti i miei tentativi sono vani. Passano le ore ma niente, non si muove di li, si è offeso e non mi degna di uno sguardo! Esco a fare la spesa e gli compro un po’ di macinato, nella speranza di “corromperlo” e riconquistarlo, ma ancora niente, non si muove.

Passa un giorno e ancora non si muove. Beh, a questo punto tiro fuori la mia “arma segreta”… non mi resta che provare con i fiori di Bach, che lo aiutano a rilassarsi e a superare lo stress, in questo caso stress da primo bagnetto.

 

> Leggi anche l’articolo sull’arrivo in famiglia di Max con l’aiuto dei fiori di Bach!

 

Dopo due misurini rafforzati e un’ora, gli offro un pezzettino di parmigiano che sparisce in un sol boccone. Molto bene!
Aspetto alcune ore e (secondo le indicazioni), offro a Max la seconda dose di Rescue Remedy e, visto che è tornato il sole, mi metto con nonchalance nelle vicinanze del suo cespuglio/rifugio a piantare con indifferenza nuovi fiori nei vasi. Mi guarda evidentemente incuriosito, ma quando lo chiamo mi volta ancora le spalle…è ancora arrabbiato. Maremma permalosa!!!

Vuole tenermi il muso, ma non ha fatto i conti con i tre labrador teppistelli che arrivano di gran carriera e cominciano a divertirsi con i miei sottovasi trasformati improvvisamente velocissimi frisbee! A quel punto la curiosità e la voglia di giocare hanno la meglio: il Conte non resiste ed esce dal cespuglio per unirsi ai suoi amici e…ricomporre la banda dei quattro teppistelli!
Per altri due giorni ho continuato con i fiori di Bach e poi tutto è tornato alla normalità. Anche questa volta il rimedio si è rivelato efficace: Max è nuovamente tranquillo e felice: missione compiuta!