Le rogne sono un gruppo di patologie diffuse sia nel gatto che nel cane, ma anche in moltissimi altri animali (uomo compreso) sostenute da piccolissimi parassiti della famiglia degli acari.

A seconda delle loro caratteristiche, questi parassiti si possono trovare sia sottocute (come la Rogna Sarcoptica da Sarcoptes Scabiei nel cane, o da Notaedres Cati nel gatto e la Rogna Demodettica da Demodex Cati e Canis), che esternamente (come nel caso della Otodectica da Otodectes cynotis che causa l’otite parassitaria sia nel cane che nel gatto).

Il contagio avviene sempre per contatto diretto tra animali malati e sani: la condivisione di cucce, l’azione del gioco, il passaggio su materiali contaminati possono esserne la causa. Il contagio può avvenire anche tra mamma e cuccioli, tipico per la Demodettica. I sintomi sono molto evidenti, soprattutto nella Rogna Sarcoptica e in quella Otodectica, a causa dell’intenso prurito che producono i parassiti e alla reazione allergica che si verifica nell’animale colpito.

Il parassita Sarcoptecs, per esempio, scava veri e propri tunnel sottocutanei deponendo le uova, che si trasformeranno in larve e parassiti adulti con un ciclo completo di 17-21 giorni. Questo fattore, e la reazione dovuta al grattamento continuo, causano l’aspetto rosso e crostoso della cute soprattutto nelle zone dei gomiti, garretti, addome, e ai margini dei padiglioni auricolari. Se non curata per tempo, oltre a un aggravamento dei sintomi, si possono verificare anche gravi infezioni batteriche secondarie fino alla setticemia.

La Demodettica, invece, è un tipo di rogna più tipica dell’infanzia proprio perché viene trasmessa dalla madre. È causata da acari filiformi che vivono all’interno dei bulbi piliferi e ghiandole sebacee. Compare con aree alopeciche (cioè senza pelo) e pustole che si trovano, in genere, sul muso e intorno agli occhi causando prurito. Nei casi non gravi, questo tipo di rogna può risolversi spontaneamente, anche se nei momenti di stress o di immunodeficienza potrebbe ricomparire in forme grave.

Infine la Rogna Otodettica, data da piccoli acari che si localizzano nelle orecchie, è molto pruriginosa. Per alleviare il sintomo, i soggetti colpiti possono arrivare ad auto-lesionarsi il padiglione auricolare grattandosi o sfregandosi contro oggetti. Se non curata per tempo, può causare la perforazione del timpano, fino ai casi gravissimi in cui vi è la compromissione delle meningi e attacchi epilettici.

Per tutti i tipi di rogne è fondamentale il riconoscimento del parassita. Per le prime due tipologie si procede con il raschiato cutaneo, anche attraverso l’uso del bisturi (soprattutto per il Demodex che si localizza in profondità) e alla visione del materiale raccolto al microscopio.
Per la terza tipologia, si procede alla raccolta del parassita pulendo normalmente l’orecchio. A volte basta la sola luce dell’otoscopio che causando maggiore mobilità degli acari aumenta il prurito nell’animale colpito e dà la certezza della diagnosi.

Per tutte c’è una cura adeguata, impostata sempre dal Medico Veterinario che valuterà le condizioni generali e deciderà se iniziare anche una terapia antibiotica, reidratante o altro. La guarigione, a parte casi aggravati anche da altre patologie o ormai cronici, è sempre possibile.