I gatti cacciatori non disdegnano gli insetti sia quelli che accidentalmente entrano nelle nostre abitazioni, ma anche quelli che possono trovare nei prati o all’aria aperta. Mangiare una mosca ogni tanto non farà certo male al nostro amico cacciatore, poiché in natura non disdegnano certo uno spuntino proteico.

Il pericolo, però, può nascere se invece che le mosche entrassero in bocca del micio api, vespe o ragni che per mezzo di pungiglioni o peli urticanti possono causare una improvvisa e pericolosa reazione infiammatoria, con dolore acuto ed edema della glottide e soffocamento irreversibile. In questo caso il gatto potrebbe emettere un vocalizzo acuto, indice di dolore, ed improvvisamente assumere atteggiamenti da “fame d’aria” con bocca spalancata, collo esteso e evidente difficoltà a immettere aria.

Nei casi più gravi, quando pungono in fondo alle fauci, la morte potrebbe sopraggiungere talmente velocemente da non avere il tempo di portare il soggetto in un pronto soccorso. In altri, possono essere punti sul muso o sul naso (più facile nel cane), causando così solo un dolore acuto e un evidente rigonfiamento della parte colpita.

Personalmente ai proprietari dei miei pazienti con questo vizio, consiglio di avere sempre in casa, ma anche in vacanza, una fiala di cortisone, l’unico rimedio immediato che può risolvere il problema. Parlatene con il vostro Medico Veterinario, vi consiglierà il prodotto opportuno per il vostro cacciatore.